Interviste

La fine ebbe inizio in Baviera

8 settembre 1943: la fine ebbe inizio in Baviera… Dopo il voto del Gran Consiglio del Fascismo, che nella notte fra il 24 ed il 25 luglio 1943 sancisce la caduta del fascismo, e dopo il successivo arresto di Benito Mussolini, sono una dozzina i gerarchi che scappano in Germania. Il 12 settembre Mussolini, dopo la liberazione dal Gran Sasso, viene portato a Monaco di Baviera, dove riceve da Hitler l’invito a ricostituire un governo fascista. Il 18 settembre, da Radio Monaco, stazione radiofonica gestita da fedelissimi del Regime nazifascista, il Duce si rivolge agli italiani invitandoli ad unirsi alla nuova Repubblica Sociale Italiana che sta per sorgere. A questo capitolo di storia della presenza italiana nella regione bavarese Claudio Cumani, astrofisico con la passione per la storia, ha dedicato un breve saggio, pubblicato nel 2015. Di più nel mio servizio radiofonico andato in onda per Radio Colonia.

Tra due donne e due culture

Il viaggio a Parigi/Die Reise nach Paris (dup, 2015) è il titolo del breve romanzo di Chiara De Manzini Himmrich, scrittrice e studiosa che vive a Düsseldorf. Un singolare omaggio al mondo dell‘emigrazione. Antonio è un emigrante italiano diviso tra due donne: la moglie Caterina, rimasta in Puglia ad attenderlo e a crescere i figli, […]

Le seduzioni dell’inverno

Stefano conduce la vita di un single di mezz’età: casa disordinata, letto sfatto e una cucina in cui si ammucchiano i piatti da lavare. Ma un giorno, al risveglio, l’appartamento è trasformato, la tavola imbandita, una musica classica si diffonde dolcemente: l’artefice di questa rivoluzione è Sophie, donna colta e riservata, che in assenza dell’ex […]

Dalla miniera al negozio

Carlo Girardi (1935) vive ad Hann, nel Nordreno-Vestfalia, dal 1959. Arrivato con un contratto da operaio in una fabbrica per la produzione di pinze, ha cambiato diversi lavori fino a realizzare un grande progetto: quello di diventare proprietario di un grande spaccio alimentare di prodotti regionali italiani. Originario di San Nicola dell’Alto, paesino della provincia […]

Gli italiani e la Svizzera

Il 22 giugno 1948 Italia e Confederazione Elvetica siglarono un accordo per esportare manodopera italiana in Svizzera. Un patto che riscrisse la storia delle due nazioni. Ce lo racconta un libro, insieme a cento anni di emigrazione italiana nel Paese. Si intitola “Breve storia dell’emigrazione italiana in Svizzera. Dall’esodo di massa alle nuove mobilità”. (Donzelli, […]

L’emigrazione in musica

Da „Mamma mia dammi cento lire“ a „Un cervello in fuga“ di Francesco de Francisco, passando per la trilogia del „Titanic“ di Francesco de Gregori. Un saggio ci guida attraverso le note del pentagramma dentro 150 anni di Storia dell’emigrazione italiana. „La canzone, nelle forme della musica popolare come di quella colta, nei canti anarchici, […]

Il ritorno impossibile

“Che cosa c‘è di più bello per chi vive all‘estero che venire giù, entrare in casa propria e immergersi nell‘arcipelago degli autoctoni: cugini, nipoti, zie e cognate, compagni di scuola, che così tanto ci mancano lassù nell‘altrove?„ Marisa Fenoglio “Il ritorno impossibile”, pag. 15 Il sogno di poter vivere tra due patrie senza strappi e […]

In Germania a tavola 60 anni fa

Il cibo italiano si trova oggi in tutti i supermercati tedeschi, e cucinare secondo la tradizione del Belpaese non è un problema. Ma cosa arrivava sulle tavole degli italiani in Germania negli anni Sessanta? Attraverso i ricordi personali della signora Titina, originaria della Sicilia, e dalla signora Gesumina, originaria della Campania, proviamo a ricostruire la […]

Il cattivo tedesco e il bravo italiano

Fa parte dell’immaginario collettivo degli italiani l’idea che, durante la Seconda Guerra Mondiale, i soldati tedeschi e la Germania furono i cattivi, mentre gli italiani rimasero tutto sommato brava gente. Il saggio dello storico Filippo Focardi “Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della Seconda Guerra Mondiale“ (Editori Laterza, 2013), in […]

Lungo la strada dei sogni

Luigi Gallinaro, classe 1935, si ricorda ancora nei dettagli il primo giorno in cui mise piede in Germania. Era il 14 marzo 1957. In tasca un contratto stagionale come bracciante agricolo e nella valigia una gran voglia di fare nuove esperienze. Caparbio e deciso nel voler allargare i propri orizzonti il signor Gallinaro lascia Sessa […]

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