L’Asse Roma-Berlino
Germania e Italia sempre più vicine.
Sul fronte migranti la narrazione è oramai la stessa: immigrazione fa rima con clandestinità. Profughi e rifugiati sì, ma selezionati. Pochi, utili, pronti a svolgere i lavori che in Germania non vuole più nessuno. Le frontiere? Sorvegliate. La polizia tedesca presidia le dogane dei Paesi UE e respinge i richiedenti asilo.
Capitolo sussidi: anche in Germania il reddito di cittadinanza è a rischio. Troppi fannulloni, dice il cancelliere Merz, che potrebbero tranquillamente lavorare. Il messaggio è chiaro e penetra nell’opinione pubblica.
La spesa militare diventa priorità. Si può sforare il debito, tagliare su sanità e istruzione. L’importante è far fiorire l’industria degli armamenti.
Il coronamento di questa sintonia? La nomina di Jan Wenzel Schmidt, deputato AfD, a presidente della sezione di Amicizia bilaterale Germania-Italia dell’Unione Interparlamentare. Un partito, l’AfD, che l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, il Verfassungsschutz, ha già bollato come estremista di destra.
Schmidt, su X (9 settembre 2025), celebra la nomina: «Germania e Italia sono legate da una lunga storia comune (…) Sono felice di contribuire a rafforzare queste relazioni».

E a chi stringerà la mano il deputato tedesco? Al collega Giangiacomo Calovini, Fratelli d’Italia, presidente della sezione gemella Italia-Germania. Insomma, una mano lava l’altra.
Luciana Mella
(Grazie a Robert H. per la segnalazione)